Parco regionale di Montevecchia e della valle del Curone


In una depressione nei prati sotto a Cà Soldato, dove confluiscono le acque di due ruscelli, era, da sempre, presente una piccola zona umida.
Nell'ambito del progetto di Salvaguardia Rospi e per rispondere anche a scopi didattici di educazione ambientale, sono stati creati, tramite dragaggio e abbassamento del fondale, prima uno, poi due piccoli stagni, tra loro collegati.
Questi stagni sono utilizzati come punto di raccolta di tutte quelle ovature (Rane rosse) che, deposte in piccole pozze o pozzanghere di natura provvisoria o rischiose per il loro sviluppo (create temporaneamente in seguito a piogge copiose oppure prodottesi nei solchi creati dai trattori nei sentieri argillosi e continuamente attraversate da questi), prelevate da alcune G.E.V. nei loro periodici giri di controllo, sono ivi rilasciate.
Grazie, anche, a questa azione di recupero, la popolazione di Anfibi (Rane rosse e Rospo comune) è andata, negli anni, progressivamente aumentando tanto da far diventare questi stagni un punto primario di deposizione all'interno della valle.
Sulla scia di questo, indubbio, successo, sono stati creati altri stagni, uno sull'altro versante della valle del Curone ed un altro in valle Santa Croce.

Una passerella in legno gira attorno agli stagni consentendone una fruizione "asciutta" in qualsiasi situazione ambientale.
Gli stagni sono ambienti vivi molto dinamici; gli specchi d'acqua aperti vanno periodicamente ripuliti dalla vegetazione che altrimenti li invaderebbe.
Solo una annuale manutenzione ordinaria compiuta dalle G.E.V. può assicurare la buona fruizione degli stagni in ogni periodo dell'anno.
Una suggestiva immagine degli stagni gelati ed innevati.


L'ambiente umido
Molti sono i fiori, che nelle varie stagioni, e' possibile osservare sulle sponde ed all'interno degli stagni...
Lysimachia vulgaris Mentha aquatica Filipendula ulmaria
Iris pseudacorus Alisma plantago-aquatica Typha latifolia