logo  
 
 
Come arrivare al Centro Parco

Ca' Soldato

Attività

Protezione Civile e Antincendio

Meteo

Lettere al 'giornale'

Censimento rondini (coi dati 2008)

Salvataggio Anfibi (coi dati 2009)

Specie aliene: Lo Scoiattolo grigio

Monitoraggio Gamberi

La Fauna del Parco: gli Uccelli

La flora del Parco

Foto del Parco

Visite guidate 2010

Archivio storico Visite

 
 

Home G.E.V.

 

Sarebbe utile la nascita di un comitato istituzionale promotore del corridoio verde Brianza-Monte Barro utilizzando la possibilità di allargare, in funzione di questi obiettivi, i due Parchi già esistenti, cioè quelli del Monte Barro e del Curone.
Un intervento che, pur tenendo conto della infrastrutture viabilistiche, necessarie al sistema economico ed urbano, valorizzi una fascia di rispetto che garantisca l’identità ambientale sempre più minacciata dal’avanzata dell’area metropolitana di Monza e Milano.

Accanto a questo obiettivo vorrei ricordare che in questi anni mi sono sempre battuto in prima persona per la valorizzazione e la salvaguardia dei Parchi lombardi in particolare per i nostri della provincia di Lecco.
In merito al Parco del Curone non va abbassata la guardia contro le minacce di trivellazioni. Durante la passata legislatura ho sollecitato Regione Lombardia, a fronte anche delle oltre 30.000 firme raccolte, a convocare una audizione congiunta della IV Commissione “Attività Produttive” e della VI Commissione “Ambiente e Protezione Civile” con gli attori coinvolti al fine di adottare tutte le procedure in nostro possesso per tutelare quest’importante polmone verde nel cuore della Brianza.

Purtroppo questa proposta non è stata accolta dalla maggioranza di governo perdendo così un’occasione per avere una voce in capitolo sul pericolo delle trivellazioni che sono state evitate, per ora, dalla rinuncia della società petrolifera.

Immaginare di intervenire in un sistema così delicato sarebbe contrario ad ogni logica economica disincentivando qualunque programma di rilancio turistico sul quale in molti stanno puntando con significativi investimenti in quest’area. Tra questi possiamo ricordare quelli finalizzati al rilancio dell’agricoltura grazie anche alla sempre più crescente attenzione e richiesta di prodotti alimentari legati al territorio locale: in questo ambito siamo finalmente riusciti a far riconoscere da Regione Lombardia l’Indicazione Geografica Tipica “Terre Lariane” dei vini prodotti nelle province di Como e di Lecco.

Andrebbe perseguita anche una politica energetica innovativa e meno inquinante attraverso degli investimenti volti ad incentivare una rete distributiva di carburanti alternativi a quelli tradizionali, come il GPL ed il metano, ed in un futuro prossimo attraverso la realizzazione di una centrale a biomasse alimentata dagli scarti dell’umido urbano, dell’agricoltura e della pulizia dei boschi.



Milano, 28 maggio 2010

Carlo Spreafico
Consigliere Segretario
Ufficio di Presidenza Consiglio regionale della Lombardia

"indietro"

 

 
 
(C) Copyright 2009 GEV Curone | gev.curone@libero.it